Halving BTC com’è andata?

Guardando il grafico qui di seguito, possiamo notare che l’halving BTC, avvenuto lo scorso 12 maggio, sembra aver dato i suoi primi frutti. Oggi infatti il valore del Bitcoin è salito a 9.450 dollari segnando un’impennata positiva.  Il prezzo del Bitcoin si avvicina sempre di più ai 10 mila dollari nonostante lo scorso marzo avesse subito ribasso del 25% solo in un giorno di scambi. La reazione della criptovaluta si conferma quindi decisamente positiva anche se il dimezzamento delle ricompense riconosciute ai miners, (6,25 btc a blocco) desta qualche perplessità sul futuro delle transazioni.

Halving btc Prospettive

L’Halving BTC e la reazione dei miners

Ma andiamo con ordine.
Come abbiamo scritto all’inizio di questo articolo, se consideriamo il trend positivo del Bitcoin, possiamo pensare che la sua quotazione possa salire sopra i 10100 dollari. Se questa ipotesi venisse confermata, si avrebbe una riapertura con un rialzo favorevole, fino a valori simili a quelli di inizio 2020, ossia intorno ai 10300 dollari.

Per aver un quadro più approfondito della situazione, dobbiamo tenere in considerazione un altro fattore da fondamentale: le commissioni previste per la convalida delle transazioni. Di fatto, con il dimezzamento delle commissioni per la convalida dei blocchi della rete di Bitcoin, molti miners hanno riconsiderato la loro la situazione, valutando se il portare avanti la loro attività possa dare, oggi, dei margini sufficienti a coprire gli investimenti fatti.

Dopo il 12 maggio sono diminuiti i miners che si dedicano all’attività di estrazione dei blocchi di Bitcoin, con una notevole diminuzione della produzione di blocchi, stimato intorno al 30% ( calcolo fatto dopo l’halving ) o poco meno. Questa situazione ha portato una vera e propria gara al rialzo delle commissioni spettanti per l’attività di convalida delle transazioni.

Halving btc grafico

Dopo l’halving i possibili scenari futuri

I compensi per chi convalida le transazioni sono saliti da un 0,62 dollari, rilevati nel mese di aprile di quest’anno, ai 3,19 dollari del 8 maggio, fino ad arrivare al loro picco di 6,40 dollari, registrato il 19 maggio.

Questo notevole aumento di quasi il 900% dei costi di transazione nel network di Bitcoin, potrebbe mutare in modo molto rilevante la percezione degli utenti e dei piccoli investitori, che decidono di usare Bitcoin.

Se ipotizzassimo che ci saranno sempre meno miners il sistema di convalida delle transazioni potrebbe diventare sempre più lento, allontanando non poche persone da un Bitcoin molto problematico. A questo punto però si potrebbe aprire un altro scenario, da parte dei grandi investitori, in quanto si rischierebbe di avere sempre meno Bitcoin nuovi in circolazione innescando la corsa al rialzo di quelli già esistenti sul mercato.

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